Infiltrazioni camper: i controlli da fare
Una delle peggiori malattie che può colpire un camper è rappresentata dalle infiltrazioni di acqua nella scocca. Il materiale che viene maggiormente degradato dall’azione dell’acqua è il legno, che marcisce, ma anche il polistirolo isolante ne soffre.
Per questo sono doverosi dei controlli periodici: un infiltrazione di grado iniziale può essere corretta con poca spesa, mentre un degrado avanzato richiede interventi onerosi. Le case costruttrici arrivano oggi ad estendere la garanzia sulla scocca per 5-6 anni. Ma la validità della garanzia è vincolata a controlli annuali o semestrali da effettuare presso officine autorizzate. E’ consigliabile effettuare i controlli anche una volta scaduta la garanzia.
Il controllo infiltrazioni è un’operazione che possiamo svolgere autonomamente, senza ausilio di attrezzature sofisticate o particolari conoscenze tecniche. E’ necessario però essere scrupolosi.
In un precedente articolo abbiamo visto come ripristinare le sigillature esterne in autonomia.
In questo tutorial vi proponiamo una serie di controlli tipo volutamente facili, alla portata di tutti e senza l’ausilio di strumenti complessi come può essere un igrometro (strumento che misura il livello di umidità).
La presenza di umidità e muffa nei pannelli può essere, infatti, individuati mettendo in campo quattro dei nostri cinque sensi. La vista e l’olfatto per rilevare presenze macroscopiche di umidità e muffa all’interno della cellula abitativa. Ma anche il tatto e l’udito, poiché il sistema più semplice per constatare il degrado interno del pannello consiste nel tastare il rivestimento esterno ed interno dei pannelli sandwich.
Dopo aver annusato l’aria dell’abitacolo, procediamo all’ispezione accurata degli spigoli di giunzione tetto-pareti (foto 1), punti critici perché con il tempo profili e sigillature potrebbero cedere. Dopo un sommario esame visivo premiamo e picchettiamo i pannelli: se il suono non è uniforme e ravvisiamo leggere cedimenti, è probabile che ci sia un’infiltrazione in atto.
Non limitiamoci a controllare solo ciò che è bene in vista, ma verifichiamo anche gli spigoli nascosti all’interno di pensili e armadi (foto 2) come mostrato. Inutile dire che per fare ciò occorre togliere dai mobili tutto ciò che in essi è contenuto.
Particolare cura deve essere posta anche agli spigoli di giunzione della mansarda (foto 3), essendo una struttura a sbalzo è soggetta a non poche sollecitazioni sia in marcia che in sosta. Purtroppo sui mezzi di fascia alta l’operazione è ostacolata dalla presenza di vari rivestimenti.
E’ doveroso controllare anche il fondo della mansarda, nonché le giunzioni fondo-parete (foto 4): per farlo occorre spostare il materasso.
Per verificare l’integrità del pavimento controlliamo gli spigoli di giunzione parete-pavimento, sia quelli in vista sia quelli nascosti dai mobili (foto 5).
E’ fondamentale ispezionare i punti di ancoraggio di tutti quegli elementi fissati alla scocca, come il portabici e tendalino (foto 6), poiché una sigillatura a suo tempo mai eseguita o deteriorata potrebbe aver favorito l’ingresso di acqua nei pannelli.
Infine dobbiamo testare accuratamente il contorno degli oblò a tetto (foto 7), delle finestre e della porta d’ingresso (foto 8). Se possibile, scostiamo la guarnizione di tenuta, ma senza danneggiarla ed avendo cura di riposizionarla a dovere.
Fatto questo possiamo passare all’esterno del veicolo, dove cercheremo di notare l’eventuale accumulo di muffe ed il cedimento dei pannelli, tastando con un certo vigore il rivestimento esterno in lastre di alluminio o vetroresina. Con questo sistema verifichiamo eventuali cedimenti delle fiancate, soprattutto in corrispondenza dei punti di giunzione con il pavimento, tetto ed altre pareti (foto 9).
Possibili punti critici sono le giunzioni tra lastre di alluminio sulle fiancate (foto 10), presenti sui camper più economici (quelli di fascia alta hanno pareti con lastra unica, ma è anche impiegata con la vetroresina quale rivestimento esterno).
Ispezioniamo anche il sotto mansarda (foto 11) che sui camper più economici non è protetto da parti stampate in vetroresina.
E’ bene controllare anche il pavimento in prossimità del gradino estraibile, per capire se le staffe di sostegno offrono ancora una tenuta adeguata (foto 12).
Concludiamo i controlli salendo sul tetto del veicolo per avere un riscontro di eventuali cedimenti, segno di probabili infiltrazioni, scoperti all’interno del camper (foto 13).
Ricordiamo che nel caso si individui un’infiltrazione d’acqua, o si avesse anche solo il sospetto di un’infiltrazione in atto, è buona prassi rivolgersi ad un’officina; chiedete sempre un preventivo di massima al fine di capire a quale spesa andare incontro.
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