Come sostituire la Truma Combi a gas con la versione a gasolio (Truma Combi D6)
Per tutti i camperisti che amano il campeggio invernale, ogni anno, insieme alla preparazione di lamine e sciolina, puntualmente si ripropone il problema delle bombole di gas. Spesso le bombole sono un vero e proprio incubo: non sempre facili da reperire, a volte la miscela tra propano e butano non è adeguata alla temperatura cui andremo incontro con il rischio che il gas “geli” (in realtà il gas non gela, solo non riesce a passare dallo stato liquido a quello gassoso), in assenza di un sistema di sicurezza non è possibile tenerle aperte durante la marcia etc..
Tutta questa serie di inconvenienti ha portato allo sviluppo di soluzioni alternative decisamente più comode, da anni ormai come Axel Camper promuoviamo l’utilizzo del gasolio per il riscaldamento principale, pionieri dell’installazione di sistemi Webasto dal 1998. Il gasolio apporta svariati vantaggi: proviene direttamente dal serbatoio del mezzo, se facciamo il pieno in montagna siamo sicuri di portare con noi carburante adeguato alle basse temperature, possiamo rifornirci con estrema facilità in qualsiasi parte del globo, non dobbiamo temere collisioni con il rischio di fuoriuscite di gas etc..
Oggi tratteremo l’installazione di un sistema a gasolio, la famosa “ Truma Combi D” frutto della collaborazione tra Truma ed Eberspacher, nella specifica versione “D 6 E” che presenta anche due resistenze elettriche da 900W. Il camper su cui effettueremo il lavoro è un Adria Matrix M680SL, veicolo sul quale, di primo impianto, è già presente una Truma Combi 6 a gas liquido.
Per fare un lavoro a regola dobbiamo assicurarci di avere uno spazio adeguato, una decina di ore da dedicarci e una discreta quantità di attrezzi, in particolare:
- serie cacciaviti anche nani
- cricchetto piccolo con bussole esagonali
- avvitatore con inserti phillips e pozidriv
- serie di punte da legno
- seghetto alternativo
- taglierino
- raschietto
- pistola sigillante
- forbici
- serie chiavi esagonali (dalla 7 alla 17 almeno)
- seghetto a mano
- tagliatubi
- metro
- pinza
- pappagallo
- pennarello
- aspirapolvere
- viti varie misure
- fascette per cablaggio
- nastro da carrozziere
- poliuretanico sikaflex 221 o incolla+sigilla wurth (meglio se resistente agli UV)
- canalina per passaggio cavi
- liquido sgrassatore
- nipplo gas 8mm e ogiva cieca
Cominciamo col posizionare sul banco il kit della stufa Truma Combi D che andremo ad installare sul camper; separare bene la minuteria, gli accessori di montaggio, i tubi e il corpo stufa, ci aiuterà a visualizzare in anteprima le fasi del lavoro e a farci un’idea del tempo che andremo a impiegare (foto 1, 2 e 3):
Predisponiamo il vano della stufa rimuovendo eventuali mensole per lavorare alla rimozione della Truma Combi 6 a gas il più comodamente possibile (foto 4 e 5):
Se non lo abbiamo già fatto, scarichiamo l’acqua del boiler; per assicurarci un completo svuotamento dobbiamo spegnere la pompa dell’acqua, aprire i rubinetti interni del camper e aprire la valvola dedicata al boiler (foto 6 e 7):
A svuotamento completato sganciamo il tubo dell’acqua calda; i tubi di tipo John Guest hanno la possibilità di inserire una clip di fermo di colore rosso sulla ghiera di sgancio, in caso, rimuovetela con una pinza e tirate la ghiera nera verso il raccordo, a questo punto tirate il raccordo verso di voi per sganciarlo. Questo permetterà all’eventuale acqua residua di defluire completamente (foto 8):
A svuotamento ultimato sganciate allo stesso modo anche il tubo dell’acqua fredda (foto 9):
Passiamo ora a sganciare il tubo di scarico della stufa installata: cominciamo allentando la fascetta che fissa il tubo di aspirazione aria comburente, sfilandolo dalla sua sede troveremo all’interno il tubo metallico dei gas di scarico, allentiamo la fascetta e sganciamo il tubo in metallo (foto 10 e 11):
Sganciamo il tubo di scarico allo stesso modo anche dal camino a parete e rimuoviamo il tutto (foto 12, 13 e 14):
Sganciamo ora la mascherina che nasconde i collegamenti elettrici e scolleghiamo i cavi connessi (foto 15, 16 e 17):
- Cavo alimentazione (bipolare faston femmina grossi)
- Cavo sensore di temperatura interna (bipolare faston femmina piccoli)
- Cavo pannello di controllo (cavetto RJ-11 di tipo telefonico)
Provvediamo ora a scollegare il tubo del gas, assicuriamoci di aver chiuso prima le bombole e fatto sfiatare il gas residuo dai fornelli, dopodiché prendiamo una chiave fissa da 14 ed una da 17 con cui svitiamo il dado come illustrato in foto (foto 18):
Dopo aver svitato il dado completamente diamo un colpetto al tubo di metallo per sganciare l’ogiva pressata (foto 19):
Rimuovere totalmente la tratta di tubo del gas, che va dalla centralina rubinetti alla stufa Truma, può risultare laborioso consiglio di installare una semplice ogiva cieca per tappare il tubo in caso di apertura accidentale del rubinetto; in questo modo sarà possibile ripristinare la stufa a gas o utilizzarlo come predisposizione per installare una presa gas esterna.
Prepariamo dunque un nipplo da 8mm installandoci un’ogiva cieca, inseriamola all’interno e sempre con chiave fissa da 14 e da 17 serriamo il tutto (foto 20 e 21):
Andiamo ora a installare il nipplo preparato sulla tubazione in arrivo alla stufa (foto 22):
Procediamo svitando le 4 viti posizionate agli apici estremi della pentola che tengono fissata la stufa Truma al pavimento (foto 23):
Sganciamo i tubi dell’aria posti sul fronte semplicemente tirandoli verso l’esterno (foto 24 e 25):
Finalmente possiamo rimuovere la Truma Combi dal suo alloggiamento (foto 26):
Ecco come si presenta il vano vuoto: ore e ore di funzionamento hanno portato qui una discreta quantità di polvere, aspirate bene ogni angolo facendo attenzione agli impianti presenti (foto 27):
Smontiamo ora il camino esterno, togliendo prima le 2 viti del coperchio in plastica e poi le 6 viti del camino in metallo (foto 28):
Adesso dobbiamo operare con il taglierino per scollare il camino, abbondiamo dunque con il nastro da carrozziere intorno a tutta la parte per evitare graffi alla scocca (foto 29 e 30):
Una volta che il taglierino scorre bene lungo tutta la circonferenza del camino, inserite il pappagallo e imponete un movimento rotatorio per scollare anche la parte interna alla parete del sigillante, dopodiché pulite bene con il raschietto per evitare di avere impedimenti durante il taglio con il seghetto alternativo (foto 31 e 32):
Prima di procedere all’installazione della nuova Truma Combi D a gasolio, effettuiamo il taglio per l’uscita del camino sulla scocca. Nelle istruzioni del camino nuovo dovreste trovare anche una dima… Noi non siamo stati così fortunati e abbiamo dovuto realizzarla a banco, per chi ne avesse bisogno, le misure che abbiamo adottato sono 122x197mm (foto 33):
Dopo esserci fatti un’idea della posizione migliore per il camino, poggiamolo alla parete avendo cura di coprire tutti i fori del vecchio camino e tracciamo il taglio (foto 34):
Nastriamo con cura nuovamente tutta la parte senza badare a spese, io consiglio di nastrare anche la base del seghetto alternativo per scongiurare qualsiasi tipo di graffio, dopodiché facciamo i fori guida con una punta da 10mm stando all’interno del segno rosso e effettuiamo il taglio con una lama per metalli, eviteremo così “strappi” dovuti a una lama a denti larghi da legno (foto 35, 36 e 37):
Bene! Aspirate tutta la polvere che è andata in giro dentro e fuori e posizionate la nuova Truma Combi 6 D all’interno del suo alloggiamento, avvitatela negli stessi fori di fissaggio della vecchia stufa (foto 38, 39 e 40):
Vedere la vostra nuova Truma a gasolio posizionata e fissata vi metterà sicuramente di buon’umore, vi servirà, perché il bello deve ancora venire!
Se state installando la versione Truma Combi D 6 E (con resistenze elettriche interne) troverete un cavo in silicone proveniente dal fondo della stufa, occorre localizzare il punto più vicino dove prelevare la corrente, assicuratevi solo che il cavo sia almeno un 3X1,5mmq di sezione. Nel nostro caso Adria ha predisposto una bella scatola di derivazione per la corrente 220V, è stato sufficiente intestare i cavi con dei faston femmina e collegarci alla morsettiera. ATTENZIONE al cavo di terra! (foto 41 e 42):
Preoccupiamoci ora di collegare i tubi dell’aria, è sufficiente spingerli nella loro sede fino a sentirli ben saldi (foto 43 e 44):
Rimuoviamo i cappucci di protezione dalla stufa e colleghiamo i tubi dell’acqua calda e fredda, basta calzarli sui tubi in metallo fino ad arrivare a fine corsa e rimettere (dove presente) la clip di sicurezza John Guest (foto 45 e 46):
Passiamo ora al collegamento elettrico, se state sostituendo una Truma ultima generazione, i collegamenti sono più o meno gli stessi, il pannello di controllo è collegato con un normale cavo telefonico RJ-11 e potete riutilizzarlo, così come il comando originale (a meno che non abbiate anche il nuovo pannello Cp Plus da installare come nel nostro caso).
Cominciamo perciò a riconnettere il cavo telefonico sulla presa più interna della scheda come in foto (foto 47):
Ricolleghiamo anche il sensore di temperatura ambiente tramite i due faston femmina piccoli (foto 48):
Diamo corrente alla stufa tramite il collegamento del cavo positivo e negativo, assicuriamoci prima con un tester di non invertire la polarità. ATTENZIONE: la Truma Combi 6 D richiede molta corrente in fase di avviamento, per evitare blocchi per sottotensione assicuratevi che i cavi siano almeno da 8mm di sezione (foto 49 e 50):
Colleghiamo adesso il cavo con la protezione in silicone in arrivo dal camino di scarico; quest’ultimo non lo abbiamo ancora installato per praticità ma è sufficiente far passare il cavo dal foro rettangolare realizzato sulla parete e appoggiare momentaneamente il camino nel foro (foto 51 e 52):
Ci manca ora solo il cavo della pompa combustibile, nella Truma Combi a gas ovviamente non era installato, troveremo nel nuovo kit un cavetto bipolare nero con un connettore bianco che va inserito all’inizio della scheda a sinistra (foto 53):
Una volta che tutti i connettori sono in posizione, montiamo il carter di protezione della centralina, basta incastrarlo nella sua sede facendo attenzione a non pizzicare nessun cavo; procediamo a fascettare il fascio di cavi in uscita dalla stufa (foto 54):
Passiamo ora al montaggio del camino di scarico: se la vostra fiancata è in vetroresina, fate dei pre-fori con una punta da 2mm; se la vostra fiancata è in alluminio consiglio di irrobustire le parti dove andrete ad avvitarvi inserendo dei piccoli listelli di legno, ciò garantirà un’ottima tenuta all’acqua in quanto potrete usare sigillante butilico a spessore (Terostat) (foto 55).
Collegare i tubi di scarico può risultare abbastanza laborioso soprattutto se avete poco spazio come nel nostro caso; la soluzione migliore è quella di collegare i tubi a camino smontato e poi collegarli alla stufa una volta sigillato il tutto.
Troveremo due tubi da collegare: uno di piccolo diametro in acciaio con un silenziatore nero montato circa a metà del tubo per l’aria comburente, spingetelo sul collettore del camino a parete dalla parte lunga e stringetelo con la fascetta in dotazione. L’altro tubo è di dimensioni più generose (ca 50mm) porta fuori i gas combusti e va rivestito con tubo Truma nero da 75mm. Inseriamo il tubo in metallo diam. 50 nel camino, assicuratevi di inserirlo tutto fino alla battuta in plastica, dopo fissatelo con due viti 3,9x15mm (foto 56):
Adesso calzate il tubo nero sul camino e stringetelo sempre con la fascetta in dotazione (foto 57):
La sigillatura del camino: nel nostro caso abbiamo usato Sikaflex 221 UV, fate un cordolo abbondante sulla battuta nera e inserite il camino nella sua sede (foto 58 e 59):Prima di serrare le viti e far sbordare il sigillante in eccesso, applicate una mascheratura con del nastro da carrozziere, servirà a evitare di sporcare oltremodo se siete stati troppo abbondanti con il sigillante e potrete usarlo come guida per la sigillatura (foto 60):
Inserite le viti nei fori guida realizzati in precedenza con un cacciavite a mano per evitare di far danni, serratele tutte e quattro senza esagerare (foto 61):
E’ il momento di sporcarsi le mani! Tirate bene il sigillante con il dito fino a creare una pista liscia; rimuovete il nastro e finite di tirare il sigillante con il dito bagnandolo in acqua e sapone (foto 62):
Attendete almeno 24h per l’indurimento del sigillante e montate la mascherina esterna utilizzando le 4 viti in inox (impronta torx) in dotazione (foto 63 e 64):
Colleghiamo ora i tubi di scarico alla stufa, create un percorso piegando il tubo di metallo a mano, una volta che il collettore di scarico è prossimo al foro di uscita dei gas tagliate il tubo esterno a misura (foto 65):
Inserite ora il collettore premontato sul tubo di metallo nel foro di uscita dei gas di scarico facendo attenzione all’o-ring in silicone e bloccatelo con la clip metallica in dotazione (foto 66 e 67):
Calzate il tubo di protezione nero sulla seconda sede in metallo e stringete la fascetta. Stesso discorso per il tubo aria comburente (foto 68 e 69):
Tutto è pronto per funzionare, manca solo il gasolio. Colleghiamo la pipetta di gomma al tubetto trasparente del gasolio che avete trovato nel kit, calzatelo prima nella guaina in dotazione e collegate il tutto alla stufa (foto 70):
Ora portiamo il cavo della pompa carburante (collegato precedentemente alla centralina) ed il tubetto del gasolio appena connesso alla stufa fino al punto in cui installeremo la pompa del gasolio. La tratta che collega la pompa al pescante, che andremo a installare sul serbatoio, non deve essere più lunga di 2 metri, posizioneremo dunque la pompa sottopianale nella parte anteriore del veicolo.
Nel nostro caso dobbiamo installare il kit altitudine Truma; abbiamo deciso di creare una staffa diversa da quella in dotazione per risparmiare spazio, se anche voi dovete installare il kit quota montate le pompe come in foto (foto 71):
Convogliate con le “Y” in dotazione l’aspirazione e la mandata delle pompe, di modo che peschino e mandino sempre nello stesso tubo (foto 72 e 73):
Una volta preparato il tutto a banco procedete a fissare l’unità pompe sotto al pianale, assicuratevi che sia un fissaggio robusto, se scegliete di avvitare il tutto al pavimento e non al telaio, verificate con un martellino la presenza di listelli di legno. Cercate di rispettare la pendenza delle pompe indicata dal costruttore, se utilizzate l’imbragatura di gomma in dotazione non avrete problemi (foto 74):
Nel caso non abbiate deciso di installare il kit altitudine, vi resta da collegare la mandata del gasolio (che avrete avuto cura di portare fino al punto in cui avete installato la pompa) con il cavo di alimentazione. Noi abbiamo dovuto interporre il cablaggio alta quota, questo non è altro che un “tre vie” che intercetta l’alimentazione in arrivo dalla stufa Truma e si sdoppia in due connettori femmina da collegare rispettivamente alle pompe; l’altro capo del cablaggio che vi rimane presenta tre fili spelati alla fine, questi andranno intestati con dei faston femmina piccoli e portati al tasto deviatore di selezione della pompa (fornito) che andrete a montare all’interno del camper (foto 75, 76 e 77).
L’ultimo step consiste nell’installazione del pescante gasolio, vedremo in questo caso il serbatoio del Ducato 250. Con un cacciavite piatto aprite la botola di accesso che si trova tra i due sedili della cabina, vi troverete di fronte un coperchio nero in plastica fissato con 3 viti che nasconde l’accesso al serbatoio del Fiat Ducato, rimuovete anche questo (foto 78 e 79):
Ora abbiamo di fronte i collegamenti al serbatoio: lo sfiato, la mandata del gasolio al motore, il ritorno e i collegamenti elettrici del galleggiante/pompa. Con una chiave esagonale da 8mm a bussola rimuovete il dado che fissa lo sfiato e tirate decisi verso l’alto per sganciare la pipetta (foto 80):
I tubi del gasolio sono fissati ad incastro tramite due clip di plastica, una gialla e una verde, bisogna allargare leggermente le alette e farle traslare dal lato libero fino allo sgancio, poi tirate la pipetta verso l’alto. Fate lo stesso anche con il connettore elettrico del pescante, tirate prima verso l’alto il fermo giallo e poi premete la clip, quindi tirate(foto 81).
ATTENZIONE: Non girate la chiave del quadro prima di scollegare il connettore elettrico, alimentereste la pompa del gasolio con conseguenze poco simpatiche… tipo la cabina invasa di gasolio !
Ora che avete liberato il pescante originale Fiat dalle sue connessioni svitate la grande ghiera in plastica bianca, nella migliore delle ipotesi con un po’ di sforzo riuscirete ad allentarla da soli; se dovesse essere troppo stretta aiutatevi con un martello e un cacciavite piatto largo battendo sui denti della ghiera, magari scaldando anche la parte con un phon per capelli (foto 82):
Armatevi di molta calma, un secchio e della carta per eventuali schizzi, estrarre il corpo pompa/pescante/galleggiante non è così semplice, bisogna stare molto attenti al galleggiante Fiat connesso alla pompa tramite un’asticella di ferro da 2 mm sagomata a dovere che non esce tirando solo verso l’alto, con un po’ di pazienza manovrate fino a estrarre il tutto e riponetelo nel secchio (foto 83):
Ora che siamo comodi, appoggiati sul banco, armiamoci di avvitatore e punte da ferro (3 mm per foro guida e 8mm per foro definitivo), guarnite con della carta tutto il corpo pescante per evitare che trucioli di plastica possano finire nella vaschetta (foto 84):
Ora che il foro è stato fatto, stringete il pescante Truma nella morsa (se la avete) e inclinatelo verso l’alto, viene fornito curvato di 90° ma non è sufficiente, dategli un’inclinazione di circa 45° e inseritelo nel foro (foto 85):
Stringete il controdado da sotto assicurandovi che il tiraggio basti a comprimere la guarnizione fissata sul pescante, poi inserite il tubetto di gomma e il tubetto del gasolio da sotto per andare a prelevare il gasolio, non dimenticate di serrare le fascette metalliche in dotazione (foto 86 e 87):
Tagliate a occhio il tubetto bianco, fascettatelo al tubo corrugato nero fissato sulla pompa e tagliatelo a fetta di salame lasciandolo a circa 2 cm dal fondo (foto 88 e 89):
Tagliate l’esubero delle fascette a strappo e reinserite la pompa all’interno del serbatoio; state attenti, come per l’estrazione, al rinvio metallico del galleggiante, potete fletterlo ma non troppo, fate anche attenzione al pescante Truma appena installato e alla guarnizione in gomma azzurra che sigilla il serbatoio (foto 90):
Rifate i collegamenti originali Fiat al serbatoio, inserite poi il tubetto di gomma e relativo tubetto del gasolio sul pescante appena installato, spingetelo verso l’esterno e lo ritroverete sotto il pianale del camper pronto per essere collegato alla pompetta della vostra nuova stufa Truma a Gasolio (foto 91):
All’interno del vostro veicolo non vi resta che sostituire il comando originale Truma con il Cp Plus (se lo avete acquistato) ricordatevi ha ha bisogno di alimentazione 12V (foto 92 e 93):
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