Installare il Turbo-Vent
Il celebre “Turbo-Vent” della Fiamma è uno tra gli accessori più diffusi sui veicoli ricreazionali, favoloso per chi cucina o fuma in camper e, se usato con criterio, è ottimo anche contro la calura estiva!
Una corretta aerazione dell’abitacolo è la condizione necessaria per una sana e piacevole vita a bordo. I metodi per arieggiare la cellula abitativa di un veicolo sono molti: tra questi c’è anche l’oblò con ventola il “Turbo-Vent”. Accessorio tra i più comuni, altro non è che una ventola applicata al foro dell’oblò: azionata da un piccolo motore elettrico da 12 V, dal consumo modesto, aiuta a ventilare l’abitacolo d’estate e d’inverno. Assicura un corretto ricambio dell’aria e se montato in prossimità della cucina, permette lo smaltimento di fumi e odori.
Sicuramente utile, raramente viene montato in primo impianto dal costruttore. Il camperista deve normalmente farsi montare l’accessorio dopo l’acquisto del mezzo. Chi ha delle buone capacità tecniche e una certa manualità può divertirsi ad installare l’oblò con ventola. Tralasciando il caso di un foro nuovo, che comporta complessi e pericolosi stravolgimenti, il montaggio non è così complesso, poiché si riduce all’asportazione di un oblò esistente.
Vi proponiamo a grandi linee le diverse fasi di un intervento di questo tipo.
Si inizia con un’analisi dell’oblò, prendendo tutte le misure al fine di procurarsi il corretto oblò con ventola. Si passa quindi all’asportazione dell’oblò esistente, operazione non complessa che richiede una certa attenzione per evitare di rovinare la scocca. Occorre prima di tutto svitare la copertura in plastica posta nell’abitacolo, la quale realizza un primo sistema di tenuta (foto 1 e 2).
Si passa poi sul tetto e si rimuove con il cutter il sigillante che contorna l’oblò (foto 3), facendo attenzione a non incidere il rivestimento esterno del veicolo.
Di seguito si estraggono le viti che fissano l’oblò al tetto (foto 4).
A questo punto occorre sollevare il blocco dell’oblò, tagliando il mastice di tenuta sottostante e facendo leva con una spatola (foto 5).
Puliamo il contorno esterno ed interno del foro dal mastice residuo con una spatola e dopo con del solvente (foto 6).
E’ importante sottolineare che le manovre con spatola e cacciavite devono essere fatte ad arte, per evitare di danneggiare il rivestimento del tetto. Inutile ricordare che lavorare sul tetto del camper richiede la massima attenzione, per evitare di accedere, ma anche per non calpestare elementi come oblò, i bordi arrotondati tra il tetto ed il posteriore e la zona in salita della mansarda.
Passiamo ora all’impiantistica, il TurboVent necessita, infatti, di un collegamento elettrico. Dobbiamo derivare la 12 V più vicina e per questo abbiamo varie soluzioni. La più semplice consiste nell’utilizzare cavi già esistenti, previsti in fase di costruzione per alimentare un eventuale oblò ventilato. Poche volte però si è così fortunati… Più facile, invece, che il costruttore abbia previsto un foro nello spessore del tetto dove andremo ad inserire i cavi. Questo è il caso fotografato. Un’apposita sonda in plastica, lubrificata, ci servirà ad ispezionare il foro, capire quale sia il punto di uscita e trainare il cavo elettrico a 12 V (foto 7).
In tal caso il canale preesistente usciva all’interno di un pensile: da lì si è provveduto a raggiungere i cavi, di un punto luce, realizzando un’opportuna derivazione, saldando i cavi e proteggendoli con una guaina termorestringente (foto 8).
Nel caso non sia previsto un precablaggio e nemmeno un canale per i cavi, possiamo agire in tre modi diversi. Possiamo essere noi a realizzare il foro nello spessore dl tetto, all’interno del quale far passare i cavi: è un lavoro che richiede destrezza , utilizzando il trapano con una punta lunga da 8 mm di diametro. Più semplice eseguire un piccolo foro nell’oblò, farvi passare il cavo elettrico, prolungare questo cavo sul tetto e rientrare nell’abitacolo dal camino di una cappa aspirante o simile (non il camino della stufa) per raggiungere un punto luce vicino. Più semplice ancora, ma esteticamente poco valida, l’applicazione sul soffitto di una canalina per il passaggio dei cavi della 12 V, che andranno inseriti, a lavoro ultimato, nell’apposita morsettiera prevista sull’oblò, per permettere il funzionamento della ventola (foto 9).
Vediamo ora come inserire nel foro l’oblò, sulla cui parte inferiore applicheremo del mastice butilico (foto 10).
Saliti sul tetto mettiamo l’oblò nella giusta posizione, facendo attenzione, poiché staccare il mastice non è semplice. Il mastice in eccesso verrà eliminato con un cutter (foto 11).
L’oblò verrà poi avvitato sul tetto (foto 12), utilizzando viti di lunghezza adeguata (circa 30 mm per un tetto da 35-40 mm), che per sicurezza verranno ricoperte da un sigillante poliuretanico (foto 13).
Non ci resta che ritornare nell’abitacolo per effettuare gli ultimi ritocchi e collegamenti elettrici (foto 9), nonché montare la mascherina di protezione con le viti in dotazione (foto 14).
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